Evoluzione

<<Perché l’evoluzione ha creato dio (e non viceversa)>>

scrive Giorgio Vallortigara.

Alcuni neuroscienziati pensano che alcune nostre caratteristiche mentali e comportamentali siano il risultato di un’evoluzione della nostra specie ancora da perfezionare.

A pensarci bene tutti i contorcimenti mentali non so che senso e che utilità abbiano alla fine.

Leggo Guido Tonelli e sprofondo nel cercare di visualizzare multiversi e una materia oscura di neutralini.

Con gli occhi del satellite Planck è possibile guardare nelle profondità dello spazio e osservare le fluttuazioni di colori delle radiazioni cosmiche, capire il disegno del tutto no.

Il 95% di ciò che ci circonda, materia oscura ed energia oscura, non sappiamo cosa sia.

E non meno oscuri sono i meccanismi che governano le nostre azioni, i nostri sogni, i nostri pensieri, le nostre emozioni.

Abbiamo diversi tipi di memoria, motoria, cognitiva, a lungo termine, e in realtà, anche se pensiamo di ricordare, facciamo ogni volta un esercizio di rielaborazione di dati.

Quello che ricordiamo non è il passato ma una ricostruzione di eventi ogni volta modificati.

Socialità, è questo al centro della nostra esistenza.

Jane Goodall diceva che UNO scimpanzé non è uno scimpanzé perché non è stato formato all’interno della sua società.

Pensieri, ricordi, immagini, profumi e poi tutto svanisce. Tutto finisce. “Avec le temps va, tout s’en va”.

Magari starei meglio se fossi meno umano.